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<title>MS-OOXML – Panoramica</title>
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<body class="article" microformats="h-entry">
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<p id="category">
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<a href="/activities/activities.html">Il nostro lavoro</a>
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</p>
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<h1 class="p-name">MS-OOXML: un pseudo-standard che pretende di essere aperto</h1>
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<div class="e-content">
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<div id="introduction">
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<p>Sin dall'inizio del processo di standardizzazione di
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Office Open XML - OOXML (nel seguito MS-OOXML) di Microsoft, la FSFE ha espresso
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seri dubbi sul fatto che MS-OOXML possa essere considerato aperto o,
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addirittura, che possa essere considerato uno standard. La FSFE è stata la prima a sollevare il problema nella
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comunità e a guidare il movimento contro la standardizzazione di MS-OOXML,
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seguendo da vicino nel corso degli anni gli sviluppi rilevanti. Ma perché
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MS-OOXML non può ancora essere considerato uno
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<a href="/freesoftware/standards/standards.html">Standard Aperto</a>,
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nonostante la sua approvazione da parte delle organizzazioni di standardizzazione internazionali?</p>
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</div>
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<h2 id="What-is-microsoft's-ooxml">Cos'è OOXML di Microsoft?</h2>
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<p>MS-OOXML è un formato per i documenti da ufficio basato su XML e sviluppato da
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Microsoft. Esso descrive documenti per l'elaborazione di testo, fogli di calcolo, presentazioni
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grafici, diagrammi, forme geometriche, ed altro materiale grafico. MS-OOXML fu approvato
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nel 2006 da <a href="http://www.ecma-international.org/publications/standards/Ecma-376.htm">ECMA
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International</a>, un'organizzazione di standardizzazione internazionale privata,
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a loro dire come Standard Aperto.</p>
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<p>Nel 2008, anche l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) approvò
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l'MS-OOXML, come uno Standard Aperto internazionale con la
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<a href="http://standards.iso.org/ittf/PubliclyAvailableStandards/index.html">ISO/IEC 29500</a>,
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dopo che Microsoft chiese un processo di standardizzazione con trattamento preferenziale.
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ISO approvò lo standard nonostante quest'ultimo fosse stato inizialmente rifiutato,
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a causa di numerose e giustificate preoccupazioni espresse dagli organi dei suoi membri nazionali.</p>
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<h2 id="how-did-we-get-there">Come siamo arrivati a questo punto?</h2>
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<p>Nel 2001 iniziò uno sforzo comune per creare un formato aperto di documento,
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con lo scopo di promuovere gli Standard Aperti e di provare a limitare il monopolio del software per ufficio di Microsoft.
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Il risultato di questo sforzo, che durò quattro anni, fu l'Open
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Document Format v1.0 (ODF), implementato con Software Libero. Esso fu approvato per la prima volta
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nel 2006 come uno <a href="https://www.oasis-open.org/">Standard OASIS</a>
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e successivamente, da <a href="http://www.iso.org/iso/home.html">ISO</a>/IEC JTC1
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come uno standard internazionale, sotto il codice ISO/IEC 26300:2006. Tale
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formato avrebbe potuto minacciare la posizione dominante di Microsoft nel mercato dei documenti,
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che a quei tempi utilizzava formati proprietari. Microsoft, temendo di perdere il suo potere,
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produsse il suo cosiddetto formato aperto attraverso un processo di approvazione ISO controverso.</p>
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<p>Come si può immaginare, il "nuovo" formato parve inutile al gruppo di lavoro
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ISO poiché esisteva già uno standard per i documenti: ODF; perciò ad una prima
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votazione il "nuovo" formato fu respinto. Ad ogni Microsoft, attraverso un processo più politico
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che tecnico, riuscì a fare in modo che la propria proposta ricevesse un trattamento preferenziale, sebbene
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parti specifiche della proposta continuassero ad incontrare resistenze da parte degli organi dei sui membri nazionali.
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Fu a questo punto, durante il processo di revisione, che fu messa sul tavolo la
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proposta di creare due sotto-standard di MS-OOXML, chiamati ISO 29500 Transitional
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a ISO 29500 Strict. Questo è ciò che accadde: la versione Strict fu accettata
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da ISO, mentre la versione Transitional fu concessa a Microsoft, permettendole
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di escludere (N.d.T. dalla certificazione) alcune funzioni di compatibilità e facilitando la conversione
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dai vecchi formati binari proprietari.</p>
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<p>Infine nel 2008 ISO diede la sua approvazione a MS-OOXML, e giustificò la propria decisione
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dichiarando che il mercato aveva bisogno di un altro standard per i documenti. È da notare
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che Microsoft, al tempo dell'approvazione, non aveva a disposizione alcuna
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versione di Microsoft Office che fosse conforme allo standard ISO/IEC
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che era appena stato approvato. Questa situazione si era creata a causa delle molteplici modifiche
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che fu necessario apportare alla versione originale dello standard affinché quest'ultimo potesse completare il processo di approvazione.</p>
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<p>Di conseguenza, sebbene i vecchi formati binari (.doc, ,xsl e .ppt)
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continuassero ad essere supportati da Microsoft, MS-OOXML diventò lo standard predefinito
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di tutti i documenti di Microsoft Office (.docx, .xslx e .pptx), a partire
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da Microsoft Office 2007. Nonostante ciò, MS-OOXML Transitional è
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l'unico sotto-standard utilizzato diffusamente e questo è un punto da tener presente: quei
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due sotto-standard portarono ad una situazione in cui esisteva uno standard, ed
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esisteva un altro formato, completamente implementato e diffuso ovunque, che
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possedeva solo uno status di specifica proprietaria non documentata. In altre
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parole, qualcosa che partì con l'intento di consentire un periodo di transizione
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fu trasformato in normalità, introducendo ostacoli ad ogni proposito di interoperabilità.</p>
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<p>In teoria Microsoft Office 2010 è in grado di: leggere documenti ECMA-376,
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leggere e scrivere documenti ISO/IEC 29500 Transitional, e leggere documenti
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ISO/IEC 29500 Strict. Sempre in teoria, Microsoft Office 2013 e Microsoft Office 2016
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sono anche in grado, in aggiunta, di leggere e scrivere documenti ISO/IEC 29500 Strict.
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In pratica però, in tutte queste versioni di Microsoft Office, l'opzione predefinita per i documenti è quella Transitional,
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così lo standard Strict è di fatto non usato, a meno che
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l'utente non modifichi manualmente l'impostazione predefinita.</p>
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<h2 id="is-ms-ooxml-a-true-open-standard">MS-OOXML è un vero Standard Aperto?</h2>
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<p>Sebbene molte persone assumano che formati ampiamente utilizzati
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possano essere identificati come Standard Aperti, fra questi ve ne sono un certo numero che
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non sono conformi ai criteri elencati nella
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<a href="/freesoftware/standards/def.html">definizione di Standard Aperto</a>.
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MS-OOXML è uno di quelli, i cosiddetti pseudo-standard.</p>
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<h3 id="dual-standards">Standard doppio</h3>
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<p>Una prima obiezione: MS-OOXML potrebbe essere giudicato non necessario. Gli ingegneri
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del software potrebbero usare, invece, Open Document Format (ODF), come un formato
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per software da ufficio meno complicato e che era già uno standard internazionale
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al tempo del processo di revisione di MS-OOXML; ODF è anche basato sulla tecnologia XML
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ed ha le stesse capacità teoriche. La stessa Microsoft
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è un membro di OASIS, l'organizzazione all'interno della quale lo standard ODF fu
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sviluppato e nella quale è tuttora mantenuto. Microsoft era a conoscenza
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dell'intero processo e fu invitata a partecipare, ma presumibilmente rifiutò di
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farlo, sebbene avesse potuto sottomettere ad OASIS le proprie richieste tecnologiche
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affinché fossero incluse in ODF. Il fatto di avere due standard sovrapposti per la stessa cosa
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crea solo carichi di lavoro ulteriori e confusione, e può essere deleterio per
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la concorrenza.</p>
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<h3 id="compatibility-and-interoperability">Compatibilità e interoperabilità</h3>
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<p>Presumibilmente uno dei principali vantaggi di MS-OOXML è la sua capacità di consentire
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la retro-compatibilità. In pratica, comunque, MS-OOXML sembra essere
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compatibile solo con i documenti Microsoft, mentre la sua interoperabilità
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con prodotti di altri venditori sembra che sia stata, da progetto, resa
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estremamente complicata. Ciò è legato anche al fatto che MS-OOXML fu inizialmente
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progettato per essere compatibile con i formati proprietari di Microsoft esistenti, a differenza
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di ODF che fu progettato con lo scopo di consentire l'interoperabilità documentale.</p>
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<h3 id="supporting-pre-existing-open-standards">Supporto ai pre-esistenti
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Standard Aperti</h3>
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<p>Ogni volta che fosse possibile ed applicabile gli standard dovrebbero essere progettati basandosi su
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precedenti sforzi di standardizzazione e non dovrebbero dipendere da tecnologie proprietarie o di un venditore specifico.
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Invece MS-OOXML ignora vari standard ed utilizza i propri
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formati specifici. Ciò getta un sostanziale carico di lavoro su
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qualunque venditore volesse implementare in modo completo MS-OOXML. Rimangono dubbi su come una
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qualunque terza parte possa mai implementarlo ugualmente bene, specialmente nel caso in cui uno
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standard arrivi a contare 6000 pagine di specifiche tradendo i suoi scopi
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<a href="/freesoftware/standards/minimalisticstandards.html">minimalisti</a>.</p>
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<h3 id="proprietary-extensions">Estensioni proprietarie</h3>
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<p>Le estensioni proprietarie specifiche di un prodotto sono una tecnica ben nota
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nei processi di standardizzazione sfruttata dai venditori per esercitare abuso di monopolio. L'abuso fu la questione centrale della
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<a href="/activities/ms-vs-eu/timeline.html">decisione contro Microsoft della Commissione europea nel 2004</a>.
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Per questa ragione, è interpretazione comune che gli Standard Aperti non dovrebbero
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permettere tali estensioni proprietarie, e che tali tecniche di distorsione del mercato
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non dovrebbero essere possibili sulla base di Standard Aperti.</p>
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<h3 id="application-independence">Indipendenza applicativa</h3>
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<p>Gli standard non dovrebbero dipendere da certi sistemi operativi, ambienti
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o applicazioni, poiché l'indipendenza applicativa e di implementazione è una
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delle più importanti caratteristiche di ogni standard. Nonostante tutto,
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MS-OOXML include riferimenti a prodotti Microsoft particolari.</p>
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<h2 id="conclusion">Conclusioni</h2>
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<p>MS-OOXML Strict non raggiunge i propri scopi come Standard Aperto. Non è
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deliberatamente mai stato implementato, per consentire alla sua versione Transitional proprietaria
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di guadagnare terreno come il formato predefinito di MS Office e mantenere
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le persone vincolate nelle soluzioni proprietarie. <a href="/freesoftware/standards/standards.html#what-can-you-do">Guarda cosa puoi fare a riguardo</a>.</p>
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</body>
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<sidebar promo="our-work">
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<dynamic-content/>
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<h2>Indice</h2>
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<a href="#what-is-microsoft's-ooxml">Cos'è OOXML di Microsoft?</a>
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<a href="#how-did-we-get-there">Come siamo arrivati a questo punto?</a>
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<a href="#is-ms-ooxml-a-true-open-standard">MS-OOXML è un vero Standard Aperto?</a>
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<li style="padding-left:10px;">
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<a href="#dual-standards">Standard doppio</a>
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</li>
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<a href="#compatibility-and-interoperability">Compatibilità ed interoperabilità</a>
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</li>
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<li style="padding-left:10px;">
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<a href="#supporting-pre-existing-open-standards">Supporto ai pre-esistenti Standard Aperti</a>
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</li>
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<li style="padding-left:10px;">
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<a href="#proprietary-extensions">Estensioni proprietarie</a>
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</li>
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<li style="padding-left:10px;">
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<a href="#application-independence">Indipendenza applicativa</a>
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</li>
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<a href="#conclusion">Conclusioni</a>
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<h2>Letture di approfondimento</h2>
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<a href="/activities/msooxml/msooxml-interoperability.html">Informativa di FSFE sul contesto: l'interoperabilità soffre con MS-OOXML</a>
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<li>
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<a href="/activities/msooxml/msooxml-idiosyncrasies.html">Informativa di FSFE sul contesto: DIS-29500 disapprovato prima dell'uso?</a>
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<a href="/activities/msooxml/msooxml-questions.html">Sei domande agli enti nazionali di standardizzazione</a>
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<h2>Collegamenti esterni di interesse</h2>
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<a href="http://www.groklaw.net/articlebasic.php?story=20061208135621706">Articolo su Groklaw: Novell's "Danaergeschenk"</a>
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<a href="/activities/msooxml/msooxml-questions-for-ms.html">Articolo su BBC: Domande a Microsoft sui formati aperti</a>
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<li>
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<a href="/activities/msooxml/msooxml-converter-hoax.html">Articolo su Heise.de: La bufala del convertitore</a>
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</ul>
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</sidebar>
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<translator>Tarin Gamberini</translator>
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</html>
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