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<title>Legge sui mercati digitali: la FSFE chiede la neutralità del dispositivo</title>
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<h1>Legge sui mercati digitali: la FSFE chiede la neutralità del dispositivo</h1>
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Nell'imminente voto della legge sui mercati digitali (Digital Markets Act) - l'ultima proposta UE sulla regolamentazione della piattaforma Internet - la FSFE richiede la neutralità del dispositivo come elemento fondamentale per salvaguardare la protezione dei consumatori in un mercato digitale aperto, equo e contendibile.</p>
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Se da una parte i dispositivi digitali sono una realtà onnipresente in tutti gli aspetti della nostra vita, dall'altra il controllo del loro hardware e del software che gira in essi è sempre più limitato dalle piattaforme Internet, dai fornitori di servizi digitali, dai produttori hardware e dai venditori. La <a href="https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/digital-markets-act-ensuring-fair-and-open-digital-markets_en">legge sui mercati digitali (DMA, Digital
Markets Act)</a> della Commissione Europea è uno strumento di regolamentazione per le grandi aziende di Internet che fanno da gatekeeper (i "portinai" che controllano l'accesso) nel mercato digitale. I gatekeeper possono essere le piattaforme Internet, i fornitori di servizi, i produttori e i venditori che soddisfano i criteri definiti nella legge. Questa iniziativa di regolamentazione è un tentativo di creare un mercato più equo e più competitivo per le piattaforme online nell'UE. Il 22 novembre, la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO, Internal Market and Consumer Protection) del Parlamento Europeo voterà la sua posizione.</p>
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La FSFE esorta i membri del Parlamento Europeo a salvaguardare i principi della neutralità del dispositivo basati sugli <a href="/freesoftware/standards/">Standard Aperti</a> e sull'interoperabilità nell'imminente votazione, garantendo gli interessi dei consumatori per un mercato digitale nell'UE contendibile, aperto e competitivo.</p>
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<h2>Il Software Libero e la neutralità del dispositivo</h2>
<p>La <a href="/freesoftware/sustainability/sustainability.html#id-device-neutrality">neutralità del dispositivo</a> si traduce come non discriminazione di servizi e app di fornitori, produttori e venditori. L'obiettivo della neutralità del dispositivo è quello di permettere ai consumatori di bypassare i gatekeeper e di consentire un equo e non discriminatorio utilizzo del Software Libero negli strati applicativi e di sistema operativo dei dispositivi. La FSFE richiede l'inclusione dei seguenti principi nella legislazione DMA:</p>
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<img src="https://pics.fsfe.org/uploads/medium/f89675066d947ef90df6e20c1d42213b.png" alt="Principi della neutralità del dispositivo: consenso esplicito per le app preinstallate, nessuna dipendenza dal fornitore, interoperabilità basata sugli Stardard Aperti, portabilità dei dati in tempo reale"/>
<figcaption>Principi della neutralità del dispositivo</figcaption>
</figure>
<ul>
<li>
<b>Consenso esplicito dell'utente finale alle app preinstallate</b>. Il DMA deve imporre ai gatekeeper l'obbligo di permettere ai loro clienti di disinstallare qualsiasi applicazione software preinstallata che viene fornita nel loro servizio o con il loro hardware. Questo significa regole più restrittive per le app preinstallate, fornendo agli utenti gli stessi privilegi di accesso sia per le app preinstallate che per quelle alternative, oltre alla possibilità di disinstallare le app precaricate.</li>
<li>
<b>Nessuna dipendenza dal fornitore</b>. Il DMA deve permettere il trasferimento locale delle app nei sistemi operativi più diffusi, in modo che i consumatori possano installare qualsiasi software compatibile sui propri dispositivi. Il DMA dovrà richiedere ai gatekeeper di permettere app store di terze parti e repository del codice che competono con i propri. La legge deve proibire ai gatekeeper di limitare la possibilità per gli utenti finali di passare a e servirsi di altre applicazioni e servizi software. Questo evita che i gatekeeper possano costringere gli utenti ad utilizzare specifici fornitori dei servizi.</li>
<li>
<b>Interoperabilità dei servizi basata sugli <a href="/freesoftware/standards/">Standard Aperti</a></b>. È necessario che il DMA richieda ai gatekeepers di fornire l'accesso gratuito e l'interoperabilità per lo stesso hardware e le stesse funzionalità software controllate o di cui si ha accesso tramite un sistema operativo. Ciò include le app di comunicazione e le piattaforme dei social. L'interoperabilità deve essere definita da Standard Aperti.</li>
<li>
<b>Portabilità dei dati in tempo reale</b>. Il DMA deve richiedere che i gatekeeper forniscano la portabilità dei dati in tempo reale per i dispositivi, in modo che i consumatori possano passare da un dispositivo all'altro - includendo i sistemi operativi - nel modo più agevole possibile.</li>
</ul>
<h2>Prossimi passi</h2>
<p>
Dopo il voto della commissione di lunedì 22 novembre, la proposta verrà integrata con gli emendamenti che verranno approvati. Il prossimo sarà il voto generale per raggiungere la posizione definitiva del Parlamento Europeo, programmato per dicembre. La FSFE continuerà a monitorare da vicino l'intero processo e richiederà la piena estensione della neutralità del dispositivo nel testo di legge, in modo che gli utenti abbiano i mezzi per controllare la tecnologia.</p>
<blockquote>
«I mercati digitali beneficeranno dalle proposte di regolamentazione del DMA. La neutralità del dispositivo è essenziale per un mercato equo, competitivo e contendibile. Chiediamo delle regole sul consenso più stringenti per le app preinstallate, nessuna dipendenza dal fornitore, piena interoperabilità e portabilità dei dati in tempo reale. Il Software Libero e gli Standard Aperti sono la chiave per raggiungere questi obiettivi» afferma Lucas Lasota, vice coordinatore legale della FSFE.</blockquote>
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<tag key="antitrust">Monopoli</tag>
<tag key="competition">Legge sulla concorrenza</tag>
<tag key="european-parliament">Parlamento Europeo</tag>
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<translator>Francesco Florian e Luca Bonissi</translator>
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