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<title>Audizione della FSF Europe presso la Commissione Meo</title> |
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<center> |
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<h1>Audizione della FSF Europe presso la Commissione per il software a codice |
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sorgente aperto nella PA</h1> |
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</center> |
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<p> |
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Quella che segue è la trascrizione della presentazione svolta dalla FSF Europe |
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nel corso della sua audizione presso la <a |
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href="http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/open_source/index.html">Commissione |
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per il software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione</a>, |
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istituita in Italia dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie. Sono |
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disponibili anche le <a href="commissione-meo-risposte.html">risposte ufficiali |
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della FSF Europe al questionario della Commissione</a>. |
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</p> |
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<br></br> |
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<br></br> |
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<h3>1. Introduzione</h3> |
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Mi chiamo Stefano Maffulli, sono il presidente della sezione italiana della |
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Free Software Foundation Europe. Presenterò la Free Software Foundation Europe |
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e il suo lavoro. Parlerò di Software Libero per la Pubblica Amministrazione. |
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Concluderò il mio intervento con delle proposte per la Commissione. |
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</p> |
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<h3>2. Le radici del software libero</h3> |
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<p> |
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Da dove arriva il software libero? Nel 1983 Richard M. Stallman, un brillante |
|
ricercatore del MIT di Boston si accorge di avere un problema con la nuova |
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stampante dipartimentale: si inceppa spesso e non c'è modo di sapere che guaio |
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sia capitato; spesso capita a lui e ai suoi colleghi di lanciare stampe e |
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andare a prenderle, per scoprire che solo poche pagine sono state prodotte. |
|
Stallman pensa subito: "basta modificare il codice del sistema della stampante |
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e mi faccio avvisare via rete del problema". Abituato ad aggiungere senza |
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vincoli funzionalità ai programmi, Stallman chiede a Xerox i sorgenti del |
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software per vederseli negare. La scintilla accende un fuoco di consapevolezza |
|
in lui: il software, il suo patrimonio di conoscenza non è più disponibile. Da |
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qui inizia il suo lavoro di sviluppo per un sistema operativo alternativo a |
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Unix (allora imperante) ma che ripristina il diritto per tutti di esserne |
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"proprietari". |
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</p> |
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<p> |
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Presto si uniscono a lui altri programmatori che contribuiscono al suo |
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progetto. Nel 1985 Stallman si preoccupa di rendere il codice che sta |
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scrivendo manutenibile, oltre che tecnicamente, anche legalmente. Fonda la |
|
Free Software Foundation negli USA, definisce formalmente il software libero e |
|
redige la licenza GNU General Public License. Attraverso di essa i diritti |
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dell'autore vengono trasferiti agli utenti e ai distributori del software, con |
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l'obbligo di mantenere tali diritti intatti nel futuro. Questo meccanismo è |
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noto come <i>"Copyleft"</i>, o <i>"Permesso d'autore"</i>, in italiano. |
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<p> |
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Nel 1991 Linus Torvalds, studente finlandese, ha un altro problema: non ha un |
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sistema Unix completo a casa per poter studiare. Il freddo clima norvegese lo |
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invoglia a scriversi un kernel simil-unix per completare il progetto GNU, cui |
|
mancava appunto solo il kernel per essere completo. Negli anni successivi |
|
inizia una diffusione rapida e inesorabile di un sistema operativo e del suo |
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kernel. Con la lenta maturazione del codice, GNU/Linux guadagna anche |
|
visibilità e inizia anche a diventare un terreno fertile per iniziative |
|
commerciali ben accolte anche dalla FSF. |
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</p> |
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<p> |
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Nel 1998 viene coniato il termine Open Source con la definizione (tratta dal |
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sito della Open Source Initiative) riportata: la sostanza non cambia, mancano |
|
solo l'atteggiamento remissivo e il simbolismo vuoto. I termini in Europa sono |
|
usati in modo indifferente, ma noi della FSFE preferiamo usare i termini locali |
|
(<i>"Logiciel Libre"</i>, <i>"Freie Software"</i> e <i>"Software Libero"</i>) |
|
perché li riteniamo più chiari e ricchi di significato. |
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</p> |
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<h3>3. La definizione di software libero</h3> |
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<p> |
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Cosa è dunque il software libero? Definiamo il software come libero quando è |
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accompagnato da una licenza che garantisce quattro diritti fondamentali: |
|
diritto di uso senza limitazioni, diritto di studiare il codice per adattarlo |
|
alle proprie esigenze, diritto di fare copie del software senza limiti, diritto |
|
di modificare il software. Attraverso il diritto d'autore, nel pieno rispetto |
|
delle sue volontà e delle leggi, cediamo diritti agli utenti. |
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</p> |
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<h3> 4. La ristrutturazione della FSF</h3> |
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<p> |
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Nel 2001 la Free Software Foundation è diventata una rete di Fondazioni locali, |
|
legate da rapporti di collaborazione e supporto reciproco, indipendenti tra di |
|
loro e con autonomia decisionale. Questo cambiamento si è reso necessario per |
|
adattarci alla diffusione del nostro software, per renderlo più stabile e |
|
manutenibile dal punto di vista legale. La FSF Europe è un nodo di questo |
|
network, completato allo stato attuale da FSF Nord America, FSF India e la |
|
costituenda FSF Japan. FSF Europe ha a sua volta capitoli locali in Francia, |
|
Germania e Italia. Altri seguiranno. |
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</p> |
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|
<h3>5. Le attività della FSF Europe</h3> |
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<p> |
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Le attività della FSF Europe sono legate al supporto legale, sviluppo di |
|
software e attività di sensibilizzazione. Dal punto di vista legale, ci |
|
assicuriamo che le licenze GNU siano difendibili in tutti i paesi del |
|
continente attraverso un controllo sistematico delle legislazioni locali. |
|
Forniamo anche assistenza legale, tramite i nostri avvocati, a chiunque |
|
(privato o amministrazione pubblica) abbia difficoltà a comprendere le licenze |
|
libere (GPL in particolare) o si trovi in violazione di una di queste licenze. |
|
La FSF Europe è particolarmente preoccupata dalla manutenibilità legale del |
|
software. I tecnici tendono a dimenticare che il software non solo deve essere |
|
scritto bene, con processi di controllo stabili e provati, ma deve essere |
|
difendibile in tribunale da eventuali violazioni. Proprio ieri la FSF Europe |
|
ha rilasciato la versione 1.0 del Fiduciary License Agreement, un modo per gli |
|
sviluppatori per garantire che il loro software sarà sorvegliato e difeso dalla |
|
FSF Europe, anche in sua vece o in vece di tutti i contributori che avranno |
|
firmato l'accordo. |
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</p> |
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<p> |
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Supportiamo sviluppo software; ad esempio con il progetto AGNULA, finanziato |
|
dal FP5 - IST sarà rilasciata una distribuzione orientata alla creatività |
|
musicale, l'arrangiamento e l'editing di musica elettronica. I musicisti che |
|
la stanno testando sono entusiasti della qualità del software libero incluso. |
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</p> |
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<p> |
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Le attività di sensibilizzazione sono portate avanti a livello comunitario e |
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locale. La Commissione Europea ha inserito le raccomandazioni proposte dalla |
|
FSFE e firmate da oltre 50 aziende nel VI programma quadro. A livello locale |
|
in Francia durante la campagna presidenziale siamo riusciti ad ottenere da |
|
tutti i candidati un impegno scritto a rifiutare i brevetti sulle idee astratte |
|
in Europa. In germania siamo riusciti a far cambiare un legge sul copyright |
|
che di fatto rendeva illecita la distribuzione di software libero |
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</p> |
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<h3>6. Il GNU Business Network</h3> |
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<p> |
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In questo biennio intendiamo comopletare il GNU Business Network. Molte realtà |
|
commerciali si rivolgono a FSF Europe per aiutarli a veicolare verso il |
|
pubblico il valore aggiunto di diritti e indipendenza che possono dare. Queste |
|
aziende cercano spesso anche partner e sviluppatori. Il GBN sarà un punto di |
|
eccellenza per queste aziende e per i loro partner. La FSF Europe non è mai |
|
stata coinvolta nelle cosidette "guerre di religione", non ci interessano in |
|
alcun modo i discorsi sostenuti da altri, esterni sia alla FSF NA che alla FSF |
|
Europe, su cattedrali e bazaar o su modelli di sviluppo di software: |
|
l'importante per noi è che agli utenti di software vengano garantiti i 4 |
|
diritti (studio, modifica, copia e distribuzione). |
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</p> |
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<h3>7. Software Libero e PA: le questioni tecniche</h3> |
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<p> |
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La nostra visione rispetto a Software Libero e Pubblica Amministrazione può |
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essere riassunta in tre punti: questioni tecniche, questioni economiche e |
|
questioni strategiche e di prospettiva. Le vediamo una alla volta rapidamente. |
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</p> |
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<p> |
|
Il software libero viene spesso criticato da chi sviluppa software non libero |
|
per una supposta incompatibilità con l'innovazione. Mi preme per questo far |
|
notare solo alcune delle caratteristiche salienti dei nostri sistemi. Il |
|
sistema GNU è l'unico sistema operativo noto veramente multipiattaforma, non |
|
solo per progetto ma perché la licenza che lo accompagna consente a chiunque di |
|
adattarlo per l'hardware che usa. IBM lo ha letteralmente spalmato su tutta la |
|
sua gamma di prodotti hardware in pochi mesi. Il compilatore GNU gcc, il primo |
|
componente del sistema GNU, da oltre 20 anni esiste e tecnicamente viene usato |
|
per compilare decine di linguaggi per centinaia di piattaforme. Non mi risulta |
|
che esistano e siano mantenuti da 20 anni prodotti equipollenti. Qualsiasi |
|
scatola con dentro un processore e della ram diventa un file server per ogni |
|
piattaforma con GNU e Linux tramite i protocolli NFS, SAMBA e Appletalk, grazie |
|
alla portabilità del nostro software. |
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</p> |
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<p> |
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Questi esempi mi servono per introdurre un altro insuperabile fattore di |
|
vantaggio rispetto alle controparti software proprietarie: uno strumento |
|
software con licenza libera, legalmente manutenibile con licenze adattate |
|
all'evoluzione tecnica e legale, può durare decenni. Non esistono, o sono |
|
fortemente limitate rispetto al mondo del sw proprietario, infatti politiche |
|
commerciali che decretano la fine di una linea di sviluppo: se un programma ha |
|
una sua utilità <i>può</i> essere ancora sviluppato e portato avanti. Per la |
|
Pubblica Amministrazione questo è un valore molto più forte che per un'azienda |
|
(che potrebbe avere rapporti commerciali o altri legami con fornitori terzi). |
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</p> |
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<h3>8. Software Libero e PA: le questioni economiche</h3> |
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<p> |
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In un clima di ristrettezze economiche e di speranza nel "mercato" non possiamo |
|
far altro che far notare quanto il mercato dei servizi sul software non sia |
|
affatto libero. Con il software libero qualsiasi fornitore è in grado di |
|
partecipare a bandi di fornitura di supporto o modifica e adattamento di |
|
software per la PA. Con software proprietario, per esempio WebSphere di IBM, |
|
solo IBM può aggiungere funzionalità o sistemare malfunzionamenti. Il |
|
risparmio sui costi di licenza può essere investito in altri campi: aumentare |
|
la quantità e qualità di servizi digitali ai cittadini, per esempio, o |
|
formazione per i dipendenti accrescendo il valore del sistema paese. |
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</p> |
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<p> |
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Un ulteriore fattore di scelta per la PA è la piattaforma hardware: con |
|
software libero è possibile, legalmente e non solo tecnicamente, scegliere |
|
l'hardware più efficace per le proprie necessità ed equipaggiarlo con il |
|
sistema operativo e le librerie GNU. |
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</p> |
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<h3>9. Software Libero e PA: le questioni strategiche e di prospettiva</h3> |
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<p> |
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Le questioni strategiche e di prospettiva sono legate alla possibilità di |
|
realizzzare centri di eccellenza locali e indipendenti da aziende estere: si |
|
svilupperebbe conoscenza strategica per la crescita del paese (sempre che sia |
|
accompagnata da altre politiche). |
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<p> |
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I bassi costi di implementazione sono più che altro dovuti alla realizzazione |
|
di un mercato aperto e competitivo. |
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</p> |
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<h3>10. La proposta per la commissione</h3> |
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<p> |
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La proposta per la commissione è di lavorare per tutelare il patrimonio |
|
pubblico e dei cittadini. Considerando che il software governa la nostra vita, |
|
come le leggi, deve essere di libero accesso. Pochi pensano che le competenze |
|
per diventare idraulico o medico esistono in tutte le biblioteche. Per il |
|
fatto che la conoscenza (e il software è conoscenza) sia disponibile, non vuol |
|
dire che non esista un mercato basato su di essa. |
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</p> |
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<p> |
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Nella valutazione dei costi di nuove strutture informatiche vogliamo far notare |
|
che il costo totale di possesso comprende anche altri costi. Se una scuola |
|
riceve in regalo una sala computer per l'insegnamento di informatica, compresi |
|
il software non-libero, il costo totale della sala non è 0, ma è 0 per la |
|
scuola più il costo di ogni singola licenza che ogni studente deve acquisire |
|
per studiare ed imparare a casa. Stesso discorso per un sistema per |
|
effetturare la dichiarazione dei redditi per via telematica. |
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</p> |
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Insistiamo che sia data attuazione alla legge 243/2000, estendendo tale legge a |
|
tutto il software in uso alla PA. I diritti sul software che la PA deve |
|
reclamare, possono essere ottenuti semplicemente attraverso l'adozione diffusa |
|
di licenze che garantiscono le libertà di uso, studio, copia e modifica. |
|
Eventuali altri sistemi di garanzia e protezione dei consumatori potrebbero |
|
essere valutati, ma riteniamo siano di più complessa adozione rispetto ai |
|
meccanismi che il progetto GNU usa da venti anni. |
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</p> |
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<p> |
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Crediamo anche che sia necessario sanare il mercato del software. La |
|
situazione in cui ci troviamo non è una situazione di mercato florida, ma |
|
contraddistinta da forti rendite di posizione. Tali rendite devono essere |
|
limitate tramite interventi normativi anti-trust, ripristinando la concorrenza. |
|
In special modo ci riferiamo ai sistemi di interscambio dati tra cittadini e |
|
PA, spesso realizzati riferendosi a standard de-facto, tralasciando gli |
|
standard de-iure (siti web progettati per il browser più diffuso e non seguendo |
|
gli standard del W3C). Riteniamo inoltre che l'occhio dell'antitrust debba |
|
rivolgersi anche verso i fornitori di basi di dati e sistemi di elaborazione |
|
complessi, per investigare sulle pratiche commerciali di questi soggetti. |
|
Crediamo infatti che gli investimenti siano molto più consistenti e a lungo |
|
termine, rendendo chi acquista tali sistemi esageratamente dipendente da un |
|
unico fornitore di software, servizi e assistenza. Chiediamo alla Commissione |
|
di favorire e stimolare l'adozione di formati e protocolli di interscambio dati |
|
tra applicazioni e tra cittadini e PA documentati, aperti e di libera |
|
implementazione, con policy chiare di brevetti royalty-free, regolati da enti |
|
internazionali come il W3C, Oasis e altri simili e per i quali esiste |
|
un'implementazione di riferimento rilasciata con licenza libera. |
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</p> |
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Infine chiediamo che la Commissione prenda una chiara posizione contro |
|
l'approvazione di brevetti sul software in Europa. Alleghiamo un documento |
|
introduttivo all'argomento, per formalizzare l'allarme di tutti gli |
|
sviluppatori di software europei, inclusi gli sviluppatori di software |
|
non-libero. |
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</p> |
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