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<title>Leggere, scrivere e far di conto: un diritto da tutelare, nel tempo</title>
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<h1>Leggere, scrivere e far di conto: un diritto da tutelare, nel tempo</h1>
<p>
Questa lettera aperta a Letizia Moratti, Ministra del MIUR (Ministero per
l'Istruzione, l'Università e la Ricerca), esprime la posizione che condividiamo
con l'<A HREF="http://softwarelibero.it/">Associazione Software Libero</A> e con
il <A HREF="http://it.openoffice.org/">PLIO, Progetto Linguistico Italiano
OpenOffice.org</A>, circa il protocollo d'intesa fra il Ministero e la Sun
per l'uso di StarOffice nelle scuole.
</p>
<br></br>
<br></br>
<p>Lettera aperta</p>
<div align="right">Firenze, 16 luglio 2003</div>
<p>
<br>Mittente:</br>
<br>Free Software Foundation Europe - Sezione Italiana</br>
<br>Piazza Puliti 14 - Firenze</br>
</p>
<div align="center">
Al: Signor ministro del MIUR,<br></br>
Viale Trastevere 76/a,<br></br>
00153 Roma<br></br>
e p.c. al Signor ministro per l'Innovazione e le Tecnologie<br></br>
Via Isonzo 21/b,<br></br>
00198 Roma<br></br>
</div>
<p>
<b>Oggetto: leggere, scrivere e far di conto, un diritto da tutelare, nel tempo</b>
</p>
<p>Egregio signor ministro del MIUR,</p>
<p>
i giornali nei giorni scorsi hanno riportato notizie riguardanti un
protocollo d'intesa tra il MIUR e la Sun, azienda produttrice del
pacchetto StarOffice. Il protocollo prevede la distribuzione gratuita
del pacchetto di programmi da ufficio StarOffice negli istituti
scolastici italiani interessati all'iniziativa.
</p>
<p>
Riteniamo positiva l'iniziativa, perché StarOffice memorizza i documenti
in formati liberi e documentati, così che questi possono essere letti e
modificati usando anche altri programmi. Questa è una caratteristica di
grande importanza, riconosciuta fra l'altro nello studio commissionato
dal ministro per l'Innovazione e le Tecnologie "Indagine conoscitiva sul
codice a sorgente aperto nella pubblica amministrazione" del maggio
2003, dove leggiamo che i formati aperti garantiscono <i>«l'indipendenza
[...] da uno specifico prodotto e fornitore, l'interoperabilità [grazie
alla quale] sistemi eterogenei sono in grado di condividere gli stessi
dati, la neutralità, i formati aperti non obbligano ad usare uno
specifico prodotto, lasciando libero l'utente di scegliere sulla base
del rapporto qualità/prezzo»</i>.
</p>
<p>
Scopo di questa lettera è mettere in rilievo che esiste un pacchetto di
programmi da ufficio completamente libero, denominato OpenOffice.org,
che è in grado di leggere e scrivere negli stessi formati, e che
presenta un'interfaccia utente molto simile a StarOffice.
</p>
<p>
Come sottolinea lo studio suddetto, la disponibilità dei sorgenti ne
permette lo studio e la modifica: <i>«Il codice sorgente dei prodotti Open
Source può essere mostrato per insegnare i principi e le tecniche
dell'informatica»</i>. Nel caso del pacchetto OpenOffice.org, questa
caratteristica presenta risvolti multidisciplinari almeno in campo
linguistico, favorendo ad esempio la creazione e l'utilizzo di dizionari
oggi non supportati dai prodotti proprietari in commercio, come il
Ladino.
</p>
<p>
Dal momento che gli studenti non potranno più utilizzare la loro copia
una volta decaduto il loro status di studenti, e considerato che molti
di loro condividono il computer di casa con i loro familiari che
rischierebbero di infrangere la legge utilizzandolo, riteniamo utile
richiedere a codesto Ministero di
</p>
<p>
MENZIONARE ESPLICITAMENTE QUANTO SEGUE NELLA CIRCOLARE CON CUI IL
PROTOCOLLO FRA MIUR E SUN SARÀ COMUNICATO ALLE SCUOLE.
</p>
<i>
<p>
«I file prodotti con StarOffice sono pienamente compatibili col
pacchetto da ufficio OpenOffice.org, disponibile su it.openoffice.org,
che è il pacchetto originario da cui è stato derivato StarOffice.
Openoffice.org, oltre ad essere gratuito, ha una licenza d'uso libera,
che ne consente a chiunque l'utilizzo, la copia, la redistribuzione e la
modifica.
</p>
<p>
Invitiamo pertanto i docenti a suggerirne agli studenti l'utilizzo
quando la licenza gratuita di StarOffice non sia applicabile, come nei
casi di condivisione dell'elaboratore con soggetti terzi che non siano
studenti, amici o parenti a cui non è lecito trasferire i propri
diritti».
</p>
</i>
<p>
Confidando in una Sua cortese risposta porgiamo distinti saluti.
</p>
<p>
Per la Free Software Foundation Europe - Sezione Italiana, il presidente
</p>
<p>
Stefano Maffulli
</p>
<br></br>
</body>
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