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<html newsdate="2009-02-27">
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<title>FSFE prende parte alla causa dell'UE sui browser</title>
</head>
<body>
<h1>FSFE prende parte alla causa dell'UE sui browser</h1>
<p newsteaser="yes">Free Software Foundation Europe annuncia oggi che
supporterà l'indagine antitrust della Commissione Europea contro
Microsoft e a questo fine ha richiesto formalmente di essere ammessa come
terza parte interessata.</p>
<p>L'indagine è partita il 16 gennaio quando il DG alla Concorrenza della
Commissione Europea ha comunicato di aver rilasciato una dichiarazione di opposizione
in riferimento al mancato rispetto degli standard web da parte di Microsoft e all'unione di Internet Explorer (IE)
con la famiglia di prodotti del sistema operativo Windows. L'azione è basata su un reclamo,
che FSFE ha sostenuto pubblicamente nel 2007, presentato da Opera, un'azienda europea
impegnata nello sviluppo di browser web.</p>
<p>FSFE ritiene inaccettabile il comportamento anti-concorrenziale, sia che si esplichi
nell' "unione" di prodotti, o nell'aggiramento degli standard e dell'equo accesso. FSFE
cercherà di sostenere tutti i processi che garantiscono la concorrenza e favoriscono
l'innovazione.</p>
<p>FSFE promuove la libertà di scelta e protegge gli Standard Aperti. Questo significa
anche impegnarsi contro il mancato rispetto degli standard per mezzo di estensioni proprietarie
che segmentano Internet in modo illegale. FSFE è favorevole alla partecipazione
di qualsiasi azienda al mercato dei browser, incluse quelle che
ottimizzano i loro prodotti per funzionare al meglio su piattaforme
specifiche.</p>
<p>Ma nessuna azienda dovrebbe essere nella posizione di dettare come Internet
si svilupperà usando il dominio su una piattaforma per erodere gli standard attraverso
il controllo dei server e dei client.</p>
<p>Il Presidente di FSFE Georg Greve commenta: "La legge antitrust deve intervenire
quando si verifica un costante ed enorme abuso di una posizione dominante che sta danneggiando
la concorrenza in altri settori. Nel caso specifico, Microsoft ha prima usato il monopolio sulla
piattaforma per creare un'artificiale ubiquità per Internet Explorer, e poi ha modificato gli
standard col duplice obiettivo di distorcere la compatibilità e la concorrenza."</p>
<p>"Le decisioni progettuali di dare a IE una migliore integrazione rispetto ai
browser alternativi e di cambiare gli standard web in modi non documentati non erano
giustificate da esigenze tecnologiche. Le conseguenze che hanno reso necessario l'intervento
della Commissione Europea erano programmate, non involontarie", conclude Greve.</p>
<p>"Le dichiarazioni di Microsoft di essere a favore della concorrenza e dell'interoperabilità
devono essere seguite da atti concreti di buona volontà," afferma l'Avv. Carlo Piana, consulente di FSFE.
"Finora ne abbiamo vista poca: recenti azioni contro il Software Libero ne sono
una prova eloquente. Non ci stancheremo di chiedere che una vera concorrenza venga
ristabilita e che tutti gli attori siano trattati ugualmente."</p>
<p>Per le precedenti dichiarazioni di FSFE, si veda:</p>
<ul>
<li><a href="http://fsfeurope.org/news/2007/news-20071221-01">FSFE appoggia la nuova indagine antitrust contro Microsoft</a></li>
<li><a href="http://fsfeurope.org/news/2009/news-20090120-02">Interoperabilità tra browser web: FSFE accoglie la decisione della CE ed offre supporto</a></li>
</ul>
<p>Per la lettera di FSFE al Commissario Europeo alla Concorrenza Neelie Kroes,
si veda:</p>
<ul>
<li><a href="http://fsfeurope.org/documents/20071219-opera-antitrust.pdf">Sostegno al reclamo antitrust di Opera Software</a></li>
</ul>
<h2>Antefatti</h2>
<p>FSFE ha già supportato in precedenza il DG alla Concorrenza della Commissione Europea nell'indagine
del 2001 contro la non pubblicazione da parte di Microsoft dei dati necessari all'interoperabilità.
E' stata la prima volta in cui la comunità del Software Libero si è trovata coinvolta in tale
caso, e ha contribuito a giungere nel 2004 a una decisione finale che impegnava Microsoft a rendere
pubbliche le informazioni per l'interoperabilità.</p>
<p>La decisione è stata confermata da una sentenza del 2007 della Corte Europea di Prima
Istanza, e finalmente, Samba e tutta la comunità hanno avuto accesso alle informazioni per
l'interoperabilità in base a condizioni compatibili con la GNU General
Public License, che ora viene implementata in software migliore e più
interoperabile che gioverà a tutto l'ecosistema dell'IT.</p>
<h2>Che cos'è la Free Software Foundation Europe</h2>
<p>La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non governativa
e senza fini di lucro attiva in molti paesi Europei e impegnata in attività a livello globale.
L'accesso al software determina chi può far parte di una società digitale. Al fine di assicurare
un'equa partecipazione nell'era dell'informazione e una libera concorrenza, la Free Software
Foundation Europe (FSFE) si dedica alla diffusione del Software Libero, che è definito dalle libertà
di usare, studiare, modificare e copiare il software. Portare all'attenzione del pubblico questi temi,
dare solide basi politiche e legali al Software Libero e assicurare libertà alle persone supportando
lo sviluppo di Software Libero, sono temi centrali per la FSFE fin dalla sua fondazione nel 2001.</p>
<p>Potete trovare maggiori informazioni sul lavoro di FSFE a questo indirizzo <a
href="http://www.fsfeurope.org/">http://www.fsfeurope.org/</a>.</p>
<h2>Contatti</h2>
<ul>
<li>Belgio: +32 2 747 03 57</li>
<li>Germania: +49 700 373 38 76 73</li>
<li>Svezia: +46 31 7802160</li>
<li>Svizzera: +41 43 500 03 66</li>
<li>UK: +44 29 200 08 17 7</li>
</ul>
<p><a href="/contact/contact.html">Altri modi per contattare</a> la
FSFE.</p>
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<translator>Federico Bruni</translator>
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